Rappresentata con gli occhi su un piatto, può avere la palma del martirio e la spada o il pugnale, strumenti del martirio. Spesso è descritta la scena dei buoi che non hanno la forza di trascinarla. Lucia morì martire a Siracusa intorno al 304 durante le persecuzioni di Diocleziano. Gli Atti del suo martirio presentano le vicende di una giovane nobile siciliana che si era consacrata a Cristo e aveva deciso di donare i suoi beni ai poveri e rinunciare al matrimonio. Fu denunciata dal promesso sposo al console di Siracusa, imprigionata e decapitata, dopo che ogni tentativo di portarla in un postribolo, di violentarla o di bruciarla sul rogo, si era rivelato vano. La leggenda di Lucia, da cui deriva il suo principale attributo iconografico, nasce dal suo nome connesso con la luce, che ha stimolato nella fantasia popolare l’invenzione di una tortura che riguardasse gli occhi: le sarebbero stati infatti strappati e lei stessa se li sarebbe poi rimessi. Tale credenza, che la Leggenda Aurea non riporta, influenzò le raffigurazioni di Santa Lucia a partire dal Medioevo, insieme al racconto di Jacopo da Varagine dell’intervento dello Spirito Santo che, mentre discuteva con il prefetto, la rese così pesante che nessuno, nemmeno molte coppie di buoi fu in grado di spostarla.

 
 

santa lucia occhi

 

Santa Lucia (Particolare)
Francesco del Cossa
1473
Washington, National Gallery