Avvicinarmi a questa fabbrica è una grande emozione.
Nella mia mente di bambina il ricordo di questo “essere gigantesco” che dopo anni di incessante lavoro, appare oggi addormentato e lasciato solo in un profondo, irrimediabile abbandono.
Entrare in questa fabbrica è tornare indietro di decenni quando, guidata da mio nonno, avevo il privilegio di visitarne gli spazi occupati da uomini e macchinari che giorno e notte erano in movimento.


Foto di gruppo della famiglia Tacconi con gli operai davanti alla fornace di Foligno (Pg) – 1946

Ricordo l’odore dell’argilla fresca, secca e poi cotta, i “suoni” meccanici del nastro trasportatore, della trafila, della taglierina, del laminatoio, dei carrelli sulle rotaie…
Questo lavoro ha scandito il tempo di più di una generazione di uomini-imprenditori che con il loro coraggio ed impegno hanno saputo dare speranza alle proprie famiglie e a quelle degli operai, lottando per la loro vita presente e costruendo quella futura.

Eleonora Rinaldi – Foligno, 15 febbraio 2013

E.R. – Le ciminiere – 2004