Chiesa di Santa Maria La Nova
Campagna (SA)
23 Marzo – 10 Aprile 2024

 

Il parroco Don Marcello Stanzione scrive dell’opera:

La devozione al Sacro Cuore s’è espressa, nella pietà cattolica, a seguito della predicazione d’un San Giovanni Eudes, del messaggio delle apparizioni e rivelazioni di Santa Margherita Maria Alacocque. La Chiesa ratifica quest’omaggio all’amore fervente, troppo spesso sconosciuto, di Cristo per gli uomini. Ma essa non è andata a cercare altrove se non nella Scrittura i testi scelti per la liturgia di questa festa, talmente l’idea dell’amore di Dio, di Cristo è parte integrante della Rivelazione, della fede tradizionale dei cristiani, del contenuto della Sacra Scrittura. La novità di questa devozione risiede nell’immagine del cuore di carne, simbolo di quest’amore di Gesù e proposto come tale ai nostri omaggi. In Nostro Signore il corpo e l’anima sono uniti alla divinità. Così la forma popolare ed espressiva della pietà al Sacro Cuore riposa su di una sana teologia e la sua espressione a nessuna altra fonte che a quella della Scrittura per dare al suo culto pubblico l’insegnamento di verità e l’attrattiva suscettibile di eccitare, in noi uomini, il nostro amore. Il testo della Lettera agli Efesini ne è la prova. La liturgia, dopo San Paolo, ci invita a conoscere l’amore di Cristo. In una precedente frase, tutte le misure di dimensioni, lunghezza, profondità, altezza, larghezza, sono evocate per dire l’immensità fuori d’ogni limite d’un simile amore. Invitando gli Efesini e, con essi, tutti i fedeli a prenderne coscienza, ad averne una scienza esatta, San Paolo aggiunge che simile conoscenza non è totalmente possibile. Alcune cose sorpassano, interamente o parzialmente, la comprensione dell’intelligenza umana. Questo è vero non dell’esistenza, ma della natura intima di Dio, della percezione integrale nella loro realtà profonda delle sue perfezioni, delle loro intime attività. Noi arriviamo a cogliere l’amore di Dio, di Cristo per noi: tante prove ci sono state date! Tante note pervengono al nostro spirito ed al nostro cuore! E questa conoscenza, anche imperfetta, ci fa sentire, secondo la parola stessa di San Paolo, “questa pienezza di Dio”, Sovrana Intelligenza, Sovrana Bontà, Sovrana Bellezza, Sovrano Amore. L’Amore dei nostri cuori umani sembra avere delle ali. Ci fa salire quando si porta verso Dio e ci riempie di quest’impressione di pienezza, di ricchezza spirituale, quando ci permette di scoprire maggiormente Dio, troppo poco conosciuto e profondamente desiderato da degli esseri fatti da Lui e per Lui. Di fronte all’opera dell’artista Eleonora Rinaldi mi sgorga dall’animo questa preghiera spontanea: “Signore Gesù, dammi, con le tue ispirazioni e per l’azione della tua grazia in me, il senso del divino, la percezione d’amore del tuo cuore così buono, così pieno di pietà, di condiscendenza, come d’affezione fraterna per noi uomini, per ognuno di noi, per me. Io voglio amarti. Ma perché il mio amore sia più vivo, più ardente, dammi di conoscerti meglio, di comprenderti meglio, di penetrare più avanti nella tua santa anima umana, così ricca d’amore per me. È allora che avrò veramente la scienza del tuo cuore “che ha tanto amato gli uomini”.